Politica dell'Australia bianca

La politica dell'Australia bianca o White Australia Policy fu un movimento politico isolazionista e di corrente xenofoba attivo in Australia dal 1901 al 1973, volto a limitare o bloccare totalmente i flussi immigratori dall'estero che incutevano timore di sovraimmigrazione tra i pionieri.

È storicamente riconosciuto che l'ideatore e artefice di questo movimento fu Alfred Deakin[1], convinto che cinesi e giapponesi costituissero una seria minaccia al progresso del popolo bianco australiano, soprattutto per le proprie caratteristiche di instancabili lavoratori e la loro resistenza allo scarso tenore di vita.[2]

Prima dell'avvento dell'Australia bianca vi è stata una legislazione anti-immigrazione emanata dalle singole federazioni, conseguente al fenomeno dei primi anni 1850, durante il pieno svolgimento della corsa all'oro, quando immigrati cinesi venivano in migliaia nell'isola alla ricerca di lavoro come minatori e operai minacciando di superare la maggioranza democratica sui bianchi.

  1. ^ Culture and customs of Australia
  2. ^ Kay Schaffer Manne's Generation: White Nation Responses to the Stolen Generation Report Australian Humanities Review Copia archiviata, su lib.latrobe.edu.au. URL consultato il 18 dicembre 2008 (archiviato dall'url originale il 17 febbraio 2009).

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